Un gol fallito all’ultimo minuto non può condizionare il giudizio sulla prova complessiva di una squadra, così come aver mancato (per ora) l’acquisto di un difensore centrale da parte della Juve nella giornata finale non può essere una condanna sul mercato della società bianconera. Ragionando in maniera serena, il voto da assegnare a Marotta è sopra la sufficienza e poteva essere eccellente se avesse conquistato anche Bruno Alves. Non ce l’ha fatta (e fa rabbia il modo), ma è quasi certo che l’assalto sarà coronato dal successo a gennaio. Piuttosto, al direttore generale della Juve va rimproverata la comunicazione. Ribadiamo, secondo noi, la Juve esce qualitativamente rinforzata da questo mercato, ma tanti proclami andati delusi strada facendo hanno creato delle aspettative elevatissime. Allo stesso tempo hanno sminuito gli ottimi acquisti effettuati. Come tecnica pura Vucinic non ha nulla da invidiare ad Aguero, eppure il top player era considerato l’argentino. E vogliamo parlare di un altro fuoriclasse come Pirlo? O di ottimi giocatori come Vidal, Lichtsteiner ed Elia? A noi non dispiace affatto nemmeno Giaccherini e siamo curiosi di vedere all’opera Estigarribia. Comprendiamo che il mercato sia un terreno scivoloso, e qualunque frase ha mille risvolti, ma forse una maggiore cautela sarebbe stata opportuna. Elencare tanti “top player” non spiazza solo gli addetti ai lavori, come dovrebbe avvenire nelle intenzioni di chi ne parla per abbassarne le pretese, ma disorienta anche moltissimi tifosi che alla fine hanno difficoltà a comprendere se il piatto che viene loro servito sia un pesce fresco o congelato. Ciò non sminuisce il buon lavoro svolto da Marotta, ma certamente non ha contribuito a farlo apprezzare come avrebbe meritato ed è un peccato. Ora Conte ha più qualità (e quantità) sulle fasce, a centrocampo e in attacco, ma non in difesa: starà a lui fare in modo che questo settore non costituisca ancora un punto dolente della Juve come nelle ultime stagioni.
fonte:tuttosport.com